Bando Periferie

“Il Piemonte perde investimenti per 225 milioni: 93 per 11 comuni della Città Metropolitana, 21 ad Asti, oltre 5,5 a Biella, 25 a Vercelli, 30 ad Alessandria e a Cuneo, 8 a Novara e 12 a Verbania. Risorse che erano destinate alla sicurezza dei piemontesi e che avrebbero dato un bel contributo all’economia locale. Un epilogo ingiustificabile, che purtroppo era nell’aria e che danneggia soprattutto quei cittadini che vivono nelle zone più fragili e ai quali in campagna elettorale era stata promessa la massima attenzione. E pensare che il bando periferie era stato infatti finanziato proprio per ricostruire il rapporto di fiducia tra i cittadini più disagiati e le istituzioni”.

Così il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, dopo che oggi la delegazione dell’ANCI, composta dal presidente Antonio Decaro e dai vicepresidenti Filippo Nogarin e Roberto Pella, ha abbandonato i lavori della conferenza unificata interrompendo di fatto le relazioni istituzionali con il governo.

In un incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, lo scorso 11 settembre era stato fissato un percorso in due fasi, che “prevedeva l’intesa in Conferenza Unificata per sanare la presunta incostituzionalità di una norma che finanziava per 800 milioni di euro il bando periferie – riepiloga il presidente di ANCI nazionale Antonio Decaro – e successivamente l’istruttoria di un iter per inserire nel primo decreto utile le risorse e fissare le procedure per riallocare i fondi. Oggi l’intesa era stata messa all’ordine del giorno dell’Unificata, un primo passo; ma il governo, sollevando un problema di natura tecnica, risolvibile, secondo noi, se ce ne fosse stata la volontà politica, l’ha tolta”. Di qui la sospensione delle relazioni, che riguarda la conferenza unificata e la conferenza Stato-città ovvero le sedi di concertazione istituzionale tra governo ed enti territoriali, dalle quali passano tutti i provvedimenti dell’esecutivo per i relativi pareri.

“Pieno sostegno alla scelta difficile di ANCI nazionale. Ricordo che la nostra associazione rappresenta tutti i sindaci, a prescindere dal colore e dall’estrazione politica, e che siamo sempre stati aperti e disponibili al dialogo”, conclude Alberto Avetta.  Concetto peraltro rimarcato dal presidente nazionale Antonio Decaro, che ha rimarcato come l’unico obiettivo fosse quello di risolvere il problema.