Dimitri Tasso

“Non si deve pensare alle unioni di Comuni come ad una gabbia dove mettere insieme funzioni e territori ma ragionare su quali funzioni serve mettere insieme per il bene del territorio. E non devono esservi meccanismi che obbligano, così come serve un fondo ordinario per gli investimenti”. Così Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio Monferrato e coordinatore Unioni di Comuni Anci parlando nel corso della XVIII Conferenza Nazionale Anci Piccoli Comuni “Small City & Smart Land” in corso a Viverone.

“Le innumerevoli proroghe sull’obbligatorietà dell’esercizio associato per i comuni sotto i 5000 abitanti – ha continuato Tasso – hanno incancrenito il problema, bloccando le attività delle Unioni nate su base volontarie. Non aver cancellato tale norma ha di fatto impedito un rilancio delle iniziative di tipo associativo sovente frenate dal dubbio di dover ripartire da capo con altre funzioni e nuovi soggetti”.
“Oggi – ha evidenziato – è urgente riportare nelle mani dei comuni piccoli e grandi il tema delle gestioni associate utilizzando premialità ed incentivi per l’esercizio ottimale, che non è quello di tutte le funzioni, ma quello che serve veramente ai Comuni comportando vantaggi e non ulteriori oneri inutili”. Secondo il coordinatore delle Unioni di Comuni Anci, “ogni funzione ed anche ogni servizio ha spesso un ambito territoriale diverso soprattutto nelle aree collinari e pertanto la standardizzazione di tipo ministeriale cozza ampiamente con realtà diversificate sui territori”.

“Le unioni devono portare soluzioni e non complicazioni”, ha detto Tasso. Per questo, nell’ambito delle semplificazioni richieste per i piccoli comuni “risulta fondamentale una revisione normativa puntuale che renda compatibile un esercizio semplificato anche delle funzioni svolte in modo associato e occorre un tavolo di confronto che metta in luce le migliori soluzioni fin qui adottate per consentire allo strumento Unione di avere norme che agevolino e non frenino lo sviluppo dei piccoli comuni in sinergia con quelli più grandi”.
“Non doppioni ma comunità allargate, condivise dalla popolazione e non imposte dall’alto” è infine il monito di Tasso.