“Organizzare eventi come quello di oggi, che coinvolgono tutti i livelli decisionali e istituzionali accanto al mondo dello sport significa avere una visione sistematica di un problema e della sua soluzione perché sostenere lo sport anche e a partire dai propri luoghi concreti significa svolgere una funziona sociale importantissima”. Lo ha detto il vicepresidente vicario ANCI, Roberto Pella, sindaco di Valdengo (BI) in un passaggio del suo intervento al convegno “Inserire lo Sport nel programma di lavoro dell’UE 2021-2027”, organizzato presso la Sala della Lupa della Camera dei Deputati per individuare le priorità espresse dai territori locali, dalle federazioni e dalle associazioni, al fine di dare vita a una road-map per il Paese utile a imporre all’interno della prossima programmazione europea i temi dello sport e della salute.

“Valori che la società non può perdere – ha detto Pella – e i giovani devono imparare a difendere. Occorre pertanto riflettere sulla partecipazione del settore dello sport e dell’attività fisica ai fondi Sie nel periodo post 2020 e sull’opportunità di influenzarne la forma e il contenuto”. Perorare questa causa anche a livello regionale, ha poi rimarcato il vicepresidente vicario Anci “sostenendo un ruolo rafforzato dello sport nei programmi operativi regionali, ma anche contribuendo alle discussioni sulla smart specialisation e alle strategie che ne derivano contando sull’efficacia dell’attivita? fisica e sportiva quale strumento per affrontare le sfide economiche e sociali dell’Europa del futuro”.

Durante i lavori sono stati ricordati anche i dati dell’ultimo Eurobarometro che indicano come le percentuali di attività fisica e pratica motoria sono ancora troppo basse (da 82% in età scolare a 31% in età adulta) presso i cittadini, con rilevanti fenomeni di drop out, in particolare femminile (8%), nell’età adolescenziale. Tra i principali ostacoli, senza dubbio la crescente urbanizzazione che necessita di aree metropolitane ben organizzate e amministrate coscientemente per il benessere e la salute dei cittadini.

Il Tavolo Tecnico della mattinata, a cui hanno preso parte tra gli altri il presidente del Coni Giovanni Malagò e il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, ha visto poi un importante approfondimento rispetto ai Fondi strutturali e al Programma Erasmus+ Sport insieme alle esperienze italiane come il Fondo Sport e Periferie o la collaborazione Anci-Ics giunta ormai al quarto anno consecutivo di realizzazione. Un particolare focus è stato dedicato al progetto di Censimento e Monitoraggio degli impianti condotto dal Coni con le Regioni e i Comuni per evidenziare come sia fondamentale condividere i dati in forma organica e aggiornata per pianificare le politiche pubbliche in materia sportiva.

Alla sessione pomeridiana, di carattere politico-istituzionale, sono invece intervenuti il capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, Enzo Bianco, il segretario generale Anci, Veronica Nicotra e il sindaco di Cosenza e delegato Anci all’Urbanistica, Mario Occhiuto. Per Bianco “fare sport nelle nostre città significa anche migliorare la saliute e benessere delle nostre città oltre a condividere e qualificare la vita nelle città italiane.

Grazie anche al contributo di Roberto Pella e di tanti altri sindaci – ha detto da parte sua Veronica Nicotra – abbiamo presentato una proposta di legge sull’educazione alla cittadinanza che tra i vari aspetti ha quello dello sport e della salute. Speriamo che la trattazione parlamentare della legge, che sono certa si avvierà rapidamente, possa porre al centro della discussione anche gli aspetti legati all’educazione del giovane verso le discipline sportive”. Infine il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto secondo il quale “c’è da costruire un città inclusiva e accogliente, una città bella. Per questo abbiamo necessità di coinvolgere i cittadini in percorsi stimolanti, sia per l’invecchiamento attivo sia per i più sedentari che vanno attratti a fare attività fisica. Anche come Fondazione Patrimonio Comune stiamo costruendo strumenti e progetti di partecipazione pubblico-privata – ha concluso Occhiuto – tramite fondi europei  e altri come l’ICS o Invitalia”