Silvia Cavassa Geologi

Una giornata di approfondimento sul tema del decreto correttivo del Codice degli Appalti e dei Contratti Pubblici che, tra le novità, rivisita il cosiddetto “principio dell’equo compenso” – introdotto nel 2017 per contrastare la tendenza al ribasso eccessivo nelle offerte di gara della Pubblica Amministrazione – indicando i nuovi limiti di ribasso in caso di affidamenti di incarichi professionali.

Nel corso dell’incontro è stata più volte sottolineata la centralità del ruolo del geologo negli appalti pubblici, in particolare per il contributo in termini di sicurezza ed efficienza fornito sia nella fase progettuale che in quella di realizzazione delle opere pubbliche.

Il nuovo Codice degli Appalti e dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) introduce una serie di novità che incidono fortemente sul ruolo del geologo professionista, introducendo aspetti positivi e criticità. In particolare, il Codice definisce con maggiore precisione il ruolo del geologo in progetti di diversa complessità, ma al contempo genera incertezze sulla gestione delle competenze e delle responsabilità riguardanti le indagini geologiche e geotecniche.

All’evento, organizzato a Torino dall’Ordine dei Geologi del Piemonte, ha partecipato Silvia Cavassa, vicepresidente di ANCI Piemonte delegata ai temi dell’Urbanistica, dello Sviluppo del territorio e dell’Edilizia privata.

“Come ANCI Piemonte – dice Cavassa – abbiamo proposto l’attivazione congiunta di laboratori tematici, dedicati a tecnici e amministratori locali, volti a rafforzare le competenze e a costruire una cultura comune su temi fondamentali come la qualità delle prestazioni tecniche, la sicurezza del territorio e il rispetto dell’equo compenso. Sono contenta – conclude la vicepresidente – di aver ricevuto piena disponibilità da parte dell’Ordine dei Geologi. L’obiettivo finale è quello di affrontare con strumenti concreti le sfide della pubblica amministrazione”.