Nella sede della Prefettura di Torino è stato sottoscritto un importante Protocollo d’Intesa finalizzato a rafforzare il supporto informativo in favore dei cittadini stranieri con dimora sul territorio della Città Metropolitana di Torino. All’incontro – al quale hanno partecipato i rappresentanti Questura, Enti locali, Pubbliche amministrazioni, associazioni del terzo settore e sindacati – era presente anche ANCI Piemonte.

L’intesa, che va ad affiancarsi alle misure organizzative già adottate dalla Questura di Torino per mitigare e superare la problematica relativa alla gestione delle code (incremento degli sportelli dell’Ufficio Immigrazione, rafforzamento dell’organico del personale ivi impegnato e attivazione della prenotazione telematica dell’appuntamento tramite il portale “Prenota Facile”), consentirà di proseguire nell’individuazione di procedure standardizzate ed omogenee per accedere ai servizi dell’Ufficio Immigrazione della Questura ed assicurare la fruibilità di un’informazione qualificata sulle modalità di accesso e sulla documentazione richiesta per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno, veicolata da parte degli enti sottoscrittori, con un’attenzione particolare alle categorie più vulnerabili di cittadini stranieri.

Nel presentare il protocollo, il prefetto Donato Cafagna ha evidenziato l’importanza dell’intesa in un territorio quale quello torinese caratterizzato da un’elevata presenza straniera, sia perché mira a sviluppare una rete adeguata, moltiplicando i punti informativi, sia perché prevede anche un’attività formativa per gli operatori agli sportelli di enti locali, pubbliche amministrazioni, organizzazioni sindacali ed altri soggetti coinvolti, con lo scopo di orientare correttamente gli utenti, semplificando loro l’accesso alle informazioni e al tempo stesso snellendo e indirizzando meglio il flusso diretto verso l’ufficio stranieri della Questura.

La collaborazione interistituzionale avviata potrà consentire l’individuazione e la trattazione prioritaria dei casi riferiti a persone vulnerabili ed un più esteso e anticipato controllo di pratiche di intermediazione illecita da parte di soggetti e organizzazioni che sfruttano lo stato di bisogno degli immigrati.

Il Protocollo ha durata annuale ed è rinnovabile. La Prefettura garantirà la costante interlocuzione tra gli enti attraverso un osservatorio, a cui parteciperanno i referenti dei sottoscrittori e che si riunirà almeno ogni tre mesi, per assicurare una costante verifica sull’andamento delle attività messe in campo.

Hanno sottoscritto l’Intesa il prefetto Donato Cafagna, il questore Paolo Sirna, l’assessore regionale Enrico Bussalino, gli assessori comunali Jacopo Rosatelli, Francesco Tresso e Marco Porcedda, la vicepresidente ANCI Piemonte Sonia Cambursano, la dirigente della Città Metropolitana Monica Tarchi, l’assessore comunale di Settimo Torinese Alessandro Raso, la responsabile del settore studi e statistica della Camera di Commercio Barbara Barazza, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale dell’Ambito Territoriale di Torino Tecla Riverso, il rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Massimo Gnone, la segretaria di CGIL Torino Elena Ferro, il segretario amministrativo CISL Torino Paolo Ferrero, il membro della segreteria UIL Torino Francesco Lo Grasso, il segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo Alberto Francesco Anfossi e il presidente dell’Associazione Mosaico Berthin Nzonza.

“La sottoscrizione del protocollo – ha dichiarato la vicepresidente di ANCI Piemonte, Sonia Cambursano – è il punto di arrivo di un percorso iniziato grazie alla sollecitazione degli enti locali nei confronti di un problema annoso, quello delle lunghe code per l’ottenimento dei permessi di soggiorno. Con questo documenti il sistema delle autonomie locali si rende disponibile per fungere da punto di erogazione di informazioni in un’ottica di collaborazione interistituzionale volta allo snellimento e alla semplificazione dei vari processi. Come ricorda spesso il presidente Mattarella – ha detto ancora Cambursano – gli enti locali sono l’ultimo terminale dello Stato sui territori. Questo protocollo assolve dunque la duplice funzione di erogare servizi ai cittadini stranieri, riconoscendoli come portatori di diritti e, al tempo stesso, di facilitare il lavoro degli uffici pubblici”.

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