Si è insediata ufficialmente la Consulta Urbanistica, Sviluppo del territorio ed Edilizia privata di ANCI Piemonte. La riunione si è svolta online ed è stata coordinata da Silvia Cavassa, vicepresidente dell’associazione delegata per le materie in questione.

Nel corso della riunione di insediamento, la III Consulta di ANCI Piemonte ha eletto presidente Fabiano Vodini, assessore all’Urbanistica e al Patrimonio del Comune di Pinerolo (TO). Vodini seguirà le attività del nuovo organismo coordinandosi con la vicepresidente Cavassa e con la struttura operativa dell’associazione.

“Il tema più importante dei prossimi mesi – ha ricordato Cavassa – sarà la revisione della legge regionale 56 del 77 sulla tutela e l’uso del suolo. Una revisione nella quale saremo inevitabilmente coinvolti anche come associazione. Ho proposto come presidente della Consulta l’assessore Vodini, in primis per il suo ruolo di amministratore locale e poi perché è un professionista del settore ovvero un geometra, che potrà affrontare questa ed altre questioni sia nei panni dell’amministratore sia con le competenze di chi segue la materia per ragioni di lavoro”.

Soddisfatto il presidente Vodini: “Ringrazio la vicepresidente Cavassa e il presidente Gilardino per la fiducia nei miei confronti. L’obiettivo, insieme ai colleghi amministratori che compongono la consulta, è quello di portare all’attenzione degli organi tecnici regionali le proposte e le sollecitazioni che arriveranno dai Comuni. Cercheremo di incidere nei processi di semplificazione delle procedure amministrative e ci concentreremo su temi quali la rigenerazione urbana, la riduzione del consumo di suolo e le compensazioni ambientali”.

Parole d’augurio dal presidente di ANCI Piemonte, Davide Gilardino: “Buon lavoro alla Consulta appena insediata. L’impegno di ANCI è sicuramente volto a individuare la strada per dimezzare i tempi di tutti gli interventi finanziati con i fondi del PNRR, come sta cercando di fare anche la Regione Piemonte.

Chiediamo, fin d’ora, l’estensione della legge regionale 56 fino al 2030, in modo da favorire gli investimenti privati ed essere un territorio sempre più attrattivo e di conseguenza competitivo rispetto alle regioni vicine”.