Toponomastica strade città

Sanare il gap di genere nella toponomastica, favorendo l’intitolazione di strade, piazze, aree verdi e spazi pubblici alle donne che, in passato, hanno contribuito al progresso e allo sviluppo del nostro Paese con il loro impegno sociale, culturale, religioso e politico. È l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione “8 marzo, 3 donne, 3 strade” promossa dall’Associazione Toponomastica Femminile per superare questa particolare forma di disparità e costruire una memoria collettiva volta a riaffermare il ruolo della donna nella storia. L’iniziativa gode del patrocinio dell’ANCI.

Nel 2012, l’associazione (che conta oltre 20 mila follower su Facebook) ha avviato un censimento nazionale delle strade pubblicando i dati sul proprio sito internet (www.toponomasticafemminile.com). Ora Toponomastica Femminile rinnova a Sindaci ed amministratori locali la proposta di celebrare concretamente la giornata della donna impegnandosi a dedicare le prossime tre aree di circolazione (automobilistica, pedonale, ciclabile) ad altrettante figure femminili: una di rilevanza locale, una nazionale, una straniera, per riunire così le tre anime del Paese.

Da qui l’appello ad avviare una serie di azioni per il riconoscimento del valore delle donne e della loro visibilità, quali ad esempio:
– intitolare le prossime vie, aree verdi, rotonde, sentieri, piste ciclabili etc, a figure femminili, locali o nazionali, al fine di ridurre l’attuale divario nella memoria collettiva;
– far sì che all’interno delle Commissioni toponomastiche deputate alla selezione dei nomi a cui dare pubblico merito, sia paritaria la componente femminile e provenga dai diversi settori della cultura di genere (Società delle storiche, delle letterate, delle filosofe, delle scienziate, associazionismo femminile ecc.);
– dotare i Comuni di un regolamento toponomastico che suggerisca criteri di equità;
– favorire un confronto partecipato sulle scelte dei nomi, attivando progetti di ricerca per una cittadinanza attiva e consapevole.

In allegato, la lettera che l’Associazione Toponomastica Femminile ha trasmesso in questi giorni ai Comuni del territorio con il supporto di ANCI Piemonte.