“In questo momento di crisi, dobbiamo dare la possibilità a tutti gli operatori economici di poter attivare procedure agili e snelle per poter contare sulla PA in modo veloce e non invasivo. Lo Sportello Unico per le Attività Produttive è un traguardo di primaria importanza per lo sviluppo economico del Paese, ma è essenziale che si sviluppi secondo una sola modalità di accesso per consentire ai Comuni e alle imprese del territorio di fare rete tra loro”.

Lo ha sottolineato l’ANCI nazionale davanti alla Commissione parlamentare per la Semplificazione, riunitasi nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all’avvio e all’esercizio delle attività di impresa (vedi il documento presentato).

“La semplificazione delle procedure amministrative rappresenta un elemento fondamentale per le piccole e medie imprese – ha evidenziato, in rappresentanza dell’Associazione dei Comuni, Carla Palone – soprattutto in questo momento storico particolare dato dalla pandemia, dalla crisi economica globale e dall’accelerazione dei processi autorizzativi da parte degli enti locali”.

Tuttavia, anche se sulla semplificazione delle procedure amministrative si sono registrati importanti passi in avanti da parte di Governo e Parlamento, per Palone e per l’ANCI “il cammino verso la semplicità che consente l’avvio veloce di un’attività economica è tuttora molto lungo. Nei confronti dell’Italia – ha ricordato – sono stati fatti ulteriori inviti per procedere a riforme sempre più snelle della Pubblica amministrazione”.

Altro aspetto centrale, secondo l’associazione, è poi quello della concreta declinazione dei percorsi di semplificazione che deve tenere presente dei differenti assetti organizzativi e dimensionali dei vari Comuni. “Ci sono quelli piccoli che non hanno strumenti e personale per poter rispondere alle tante domande fatte dagli imprenditori e dei commercianti”, ha spiegato Palone.

Quanto poi agli impegni dell’Agenda per la semplificazione 2020-2023, adottata in Conferenza Unificata lo scorso 23 novembre con il contributo fattivo dell’ANCI, l’associazione ha auspicato che si passi dalle parole ai fatti con l’attuazione di “cambiamenti concreti da realizzare, ad esempio, con maggiori risorse per formare il personale degli enti locali”.

“Su questo tema l’azione dell’ANCI e dei Comuni italiani è costante – ha concluso Palone -. Siamo convinti che l’aspetto chiave per ottenere una vera semplificazione passi dal coinvolgimento di Comuni, Regioni e Camere di Commercio in un’ unica agenda per realizzare il SUAP”.