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Parere favorevole di ANCI – con la raccomandazione di eliminare le sanzioni a carico dei piccoli Comuni – al programma statistico nazionale, portato all’attenzione di Regioni ed Enti Locali in Conferenza Unificata. Alla riunione, la prima presieduta dal neo ministro per gli Affari regionali, Erica Stefani, hanno partecipato i vertici dell’Associazione dei Comuni.

Tutto era partito un anno fa dal Piemonte, quando i sindaci e il presidente dell’ANCI regionale, Alberto Avetta, avevano incontrato i rappresentanti delle prefetture per chiedere la sospensione delle le sanzioni comminate dall’Istat ai piccoli Comuni che non avevano trasmesso in tempo alcuni dati statistici relativi ai permessi di costruire per l’anno 2015. L’associazione dei Comuni piemontesi aveva segnalato la questione all’ANCI nazionale, la quale si era subito attivata per far fronte al problema.

All’ordine del giorno dell’ultima riunione della Conferenza Unificata, anche lo schema di decreto che integra il codice del Terzo settore. L’Associazione, pur dando l’intesa, ha proposto un emendamento per chiedere che l’atto annuale di indirizzo del ministero del Lavoro sull’utilizzo del fondo per il finanziamento delle attività del Terzo settore passi da un’intesa in Conferenza Unificata anziché, come avviene oggi, nella Stato Regioni. Le attività finanziabili interessano infatti competenze anche degli enti locali, da qui la richiesta di un cambio di sede di concertazione.

Al termine dei lavori della Conferenza Unificata, si è riunita la conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, organismo previsto dalla legge 42 del 2009 sul federalismo fiscale. “Non abbiamo espresso un parere sul Def – ha detto il presidente nazionale dell’ANCI, Antonio Decaro – perché al suo interno non abbiamo trovato gli elementi che riguardano i Comuni e le Città metropolitane: l’auspicio è trovarli nella prossima manovra”.