Conte

“Siete il motore pulsante dell’Italia. Siete voi sindaci, che sapete interpretare, soddisfare e farvi portavoce delle esigenze. Siete punto di riferimento, raccogliete le istanze ma anche le lamentele della cittadinanza”, Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte, a Rimini per la giornata conclusiva della XXXV assemblea annuale Anci.

“I Comunali – ha detto Conte davanti a una nutrita platea di sindaci e amministratori – sono la prima istituzione rappresentativa delle comunità, come ha detto qui anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è una frase che condivido e le condivide anche il governo. E di questo ruolo di sentinelle dello Stato sono stati consapevoli anche padri costituenti che ai Comuni hanno dato un ruolo centrale della nostra Repubblica”.
“Sono stato molto vicino a voi sindaci fin dall’inizio di questa esperienza di governo – ha proseguito il presidente del Consiglio – e il governo continuerà a starvi vicino. Lo Stato c’è ed è accanto a voi e prova col massimo sforzo ad accompagnarvi. Questo cammino insieme – ha però sottolineato – può conoscere difficoltà in cui la dialettica può acuirsi ma l’importante è conservare un canale costante di dialogo, confrontandoci capendo rispettive ragioni”.

Un rapporto che ha avuto momenti di tensione col bando periferie, tensione rientrata e sancita in un nuovo accordo in Unificata. “Abbiamo garantito adeguate risorse per 1,6 miliardi perché riteniamo fondamentale garantire un’alta qualità della vita anche alle periferie. Abbiamo riformulato lo stanziamento e sono lieto dell’accordo raggiunto. Mi ero Impegnato personalmente a garantire la prosecuzione ordinata del bando e lo abbiamo fatto risolvendo i problemi di costituzionalità e sbloccando i primi 500 milioni dei primi 24 progetti già approvati e programmando lo svincolo di altri 800 milioni”.

Infine Conte ha ricordato che “il decreto mille proroghe ha poi sbloccato l’utilizzo degli avanzi di amministrazione dei Comuni”, i quali potranno essere utilizzati mettendo fine all’austerità introdotta nel 2011.

L’INTERVENTO INTEGRALE