ANCI Uffici stampa

Promuovere un’informazione utile a dare concreta attuazione alla disciplina prevista dalla Legge n. 150 del 2000 riconoscendo l’ufficio stampa quale struttura centrale per la realizzazione di un corretto circuito informativo verso le comunità locali e i media. Con questi obiettivi il presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani e sindaco di Bari, Antonio Decaro e il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Raffaele Lorusso, hanno siglato per conto di ANCI e FNSI un protocollo d’intesa per attivare insieme un programma condiviso di sensibilizzazione sui territori affinché ciascuna amministrazione locale, anche in forma associata, preveda nella propria struttura organica un ufficio di stampa per svolgere l’attività di comunicazione rivolta ai cittadini e quella di informazione verso i media, in linea con i dettami della legge 150 del 2000. Tra gli impegni previsti dall’accordo ANCI e FNSI si impegnano a definire un percorso formativo e di aggiornamento valutando, insieme agli enti preposti, la possibilità di impiego delle risorse del Fondo Sociale Europeo nonché delle altre risorse comunitarie per l’aggiornamento e per l’inserimento lavorativo dei giornalisti.

Il personale impiegato presso l’ufficio stampa, addetto a funzioni giornalistiche – si legge nel protocollo – deve essere obbligatoriamente in possesso dello status professionale di giornalista professionista o pubblicista e deve quindi risultare iscritto nell’apposito elenco dell’albo professionale dei giornalisti (professionisti o pubblicisti) all’atto dell’assegnazione dell’incarico. Iscrizione nell’albo non obbligatoria per l’incarico di portavoce degli organi di vertice dell’ente, in considerazione della finalità, individuata sempre dalla legge 150/2000, di gestione dei rapporti politico istituzionali con gli organi di informazione e della conseguente necessaria sussistenza di uno stretto legame fiduciario legato tale funzione.

Il protocollo, che avrà durata triennale rinnovabile, impegna le parti a costituire una commissione di monitoraggio per la verifica e l’attuazione delle attività e a calendarizzare un ciclo di seminari formativi sui territori validi anche ai fini della formazione professionale obbligatoria dei giornalisti.
Per il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, “per una pubblica amministrazione locale, l’interlocuzione costante con i mezzi d’informazione è la premessa ineludibile di un corretto e trasparente contatto con i cittadini. In un’epoca di affollamento informativo e di difficoltà nel distinguere tra notizie attendibili e no, è importante che la funzione di ufficio stampa venga affidata a ogni livello della pubblica amministrazione a giornalisti professionisti, qualificati e preparati. Questo è il motivo per cui ANCI ha deciso di rinnovare il protocollo con la FNSI e di invitare i Comuni a dotarsi di una struttura che consideriamo indispensabile tanto per le pubbliche amministrazioni, penso ai Piccoli comuni che attraverso questa intesa potranno avvalersi anche di uffici stampa in gestione associata, quanto per i cittadini che attraverso gli organi di stampa o i nuovi strumenti di comunicazione con cui la PA interagisce, possono essere sempre informati sull’attività amministrativa.

Per il segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso “il rinnovo del protocollo fra ANCI e FNSI rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la compiuta regolamentazione dell’attività degli uffici stampa nei Comuni grandi e piccoli. Le amministrazioni locali avranno a disposizione un quadro di norme sul corretto inquadramento dei giornalisti degli uffici stampa, applicando i profili definiti nel contratto del pubblico impiego. L’obiettivo –  continua Lorusso – è quello di permettere a tutti i Comuni di dotarsi di uffici stampa, anche in forma consorziale, con l’offerta di nuovi sbocchi professionali per i giornalisti. L’accordo recepisce anche i principi dell’intesa sottoscritta fra ARAN, organizzazioni sindacali della pubblica amministrazione e FNSI, entrata definitivamente in vigore ad aprile scorso. In questo modo sarà garantita ai giornalisti l’autonomia professionale e riconosciuta la possibilità di accedere all’assistenza sanitaria della CASAGIT”, conclude il segretario generale dell’FNSI.