Immigrati Canavese

Grazie ad un’apposita convenzione sottoscritta dal CISSAC (Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Assistenziali Caluso) e dalla Società Canavesana Servizi Spa, 74 richiedenti asilo del territorio saranno impegnati in attività socialmente utili, a titolo volontario.

L’iniziativa, realizzata con il patrocinio dell’ANCI Piemonte, prende le mosse dal protocollo per la gestione dell’accoglienza integrata di 188 migranti, stipulato con la Prefettura di Torino nel dicembre 2016. “Quel protocollo – afferma Alberto Avetta, presidente di ANCI Piemonte – è stato il presupposto per fare il salto di qualità: noi dobbiamo passare da una buona accoglienza ad una buona integrazione. Il progetto sperimentale proposto dal Consorzio CISSAC va in questa direzione perché certifica che le nostre comunità possono offrire un’opportunità a chi arriva da noi e, al tempo stesso, riceverne un beneficio. Lavoreremo per replicare l’esperienza in altre zone della nostra Regione”.

La convenzione, siglata nella sede del Comune di Strambino, prevede lo svolgimento di attività socialmente utili da parte dei richiedenti asilo, che saranno impegnati nella pulizia di aree pubbliche assieme ai volontari delle associazioni ambientaliste, del gruppo alpini e di altre realtà del territorio attive in questo ambito. I primi tre Comuni a partire sono Strambino, Caluso e San Giorgio Canavese.

“I migranti hanno accolto il progetto con lo spirito giusto e ora si preparano a vivere questa esperienza con entusiasmo e speranza – spiega il presidente del CISSAC, Savino Beiletti – grazie alla convenzione verranno ripuliti angoli e sentieri spesso ‘abbandonati’, come quelli che portano alle vigne e nei quali sovente si accumulano foglie secche e ramaglie, particolarmente pericolose nei periodi di siccità. Siamo convinti che questa iniziativa possa favorire una buona integrazione tra i migranti e le nostre comunità”.

“La larga adesione volontaria al progetto da parte dei richiedenti asilo – ha dichiarato il prefetto Renato Saccone – testimonia la loro forte volontà di integrazione e sentimenti di riconoscenza. E l’obiettivo che unisce tutti i soggetti coinvolti è proprio l’accoglienza integrata, fattore determinante di socialità e di sicurezza”.

Soddisfatta Maddalena Vietti Niclot, presidente della Società Canavesana Servizi, realtà impegnata a dare attuazione pratica al progetto: “In questa sperimentazione i principi di educazione, formazione e inserimento sociale, previsti dal piano di integrazione nazionale, si incrociano con le esigenze delle nostre Amministrazioni. Siamo lieti di essere in prima fila in quella che rappresenta un’ulteriore occasione, per la nostra Azienda, di svolgere un servizio utile a beneficio del territorio e dei suoi cittadini”.