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“Per spendere in maniera veloce ed efficace le risorse del recovery plan una parte dei finanziamenti deve andare direttamente ai Comuni. Il rischio, altrimenti, è che tra accordi interministeriali, ripartizione delle risorse alle Regioni e successivi bandi o avvisi pubblici per i Comuni, si allunghino di molto i tempi di realizzazione dei progetti. Dobbiamo evitarlo per non sprecare l’occasione unica del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Lo ha detto il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, intervenendo in rappresentanza dei Comuni alla conferenza unificata convocata dalla ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, alla quale hanno preso parte il presidente del Consiglio Draghi, numerosi ministri i presidenti di Regione e il presidente dell’Unione delle Province. All’ordine del giorno il PNRR che Draghi ha illustrato sottolineando la fondamentale importanza di un lavoro in sinergia tra i diversi livelli istituzionali. “Regioni, Province e Comuni avranno una responsabilità diretta sugli interventi del recovery plan – ha detto il premier – e task force locali entreranno in campo per aiutare a mettere a terra gli interventi”.

Riconoscendo l’impegno del governo nel coinvolgere gli enti territoriali, Decaro ha avanzato le proposte dell’ANCI. “Oltre a finanziamenti diretti, sono necessarie norme di semplificazione specifiche per la realizzazione delle opere previste nel piano, devono essere ridotti i passaggi formali, serve un coordinamento degli investimenti che hanno una dimensione urbana e infine è indispensabile un piano straordinario di assunzione di personale, anche a tempo determinato, per il tempo di attuazione del piano. I Comuni – ha concluso il presidente Decaro – sono in grado di essere dei grandi investitori pubblici come testimoniato di recente anche da uno studio della presidenza del consiglio. Vogliamo essere protagonisti attivi di una sfida epocale che l’Italia non può perdere”.

Alla riunione è intervenuto anche il vicepresidente vicario dell’ANCI, Roberto Pella: “Ottimizzare l’impiego dei fondi destinandoli in funzione della competenza è un modo di procedere che ci convince – ha commentato – bene che il dialogo col governo sul Pnrr sia costante”.