Pella

“Accogliamo con soddisfazione l’adeguamento del decreto sui riparti dei contributi spettanti ai Comuni nati dalla fusione con altri enti. Il contributo passa al 60% dei trasferimenti erariali attribuiti nel 2010 ed è un segnale di attenzione che apprezziamo”.

Così il vicepresidente vicario di ANCI nazionale, Roberto Pella, al temine della Conferenza Stato-Città che ha dato il via libera all’adeguamento del decreto sulle disposizioni previste dalla legge di bilancio 2018 in favore dei Comuni ‘fusi’. Il contributo straordinario per i Comuni continua a crescere: essendo rimasto nel 2017 fermo al 50% e ancora prima al 40%.

Disco verde da parte di ANCI anche allo schema di decreto riguardante gli enti sciolti per infiltrazioni mafiose. Il provvedimento riprende un beneficio non più applicato da diversi anni ma ora previsto nuovamente dal comma 277 della Legge di bilancio 2018. In sintesi, il decreto prevede la possibilità di realizzare manutenzione di opere pubbliche negli enti locali sciolti per mafia, grazie all’istituzione di un fondo con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018. Un intervento che riguarda, ad oggi, circa 40 Comuni.

Infine, parere favorevole allo schema di decreto che contiene le indicazioni di tempi e modalità per la compilazione e trasmissione della certificazione per il 2017 del costo di copertura dei servizi a domanda individuale. A tal proposito l’ANCI, rimarcando la congruità del termine del 5 luglio per la trasmissione della certificazione,  ha ribadito ancora una volta la necessità di separare, anche per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, l’adempimento relativo all’approvazione del conto consuntivo finanziario da quello economico-patrimoniale, dando seguito a quanto avvenuto nei giorni scorsi per i Comuni sotto i 5.000 abitanti.