“L’emergenza sanitaria ci ha messo di fronte alla precarietà di modelli di sviluppo e di resa dei servizi non rispondenti alle vere esigenze delle persone e delle comunità. In tutto questo, il tema del Controesodo, necessario per ripopolare le aree periferiche, trova un suo naturale rilancio: partendo dai territori possiamo ripensare una politica di sviluppo più compatibile con le esigenze dell’uomo e dell’ambiente, sfruttando al massimo le opportunità delle aree interne per la vera ripartenza del Paese”. Lo ha sottolineato il coordinatore nazionale Piccoli Comuni, Massimo Castelli, nella riunione della Consulta nazionale ANCI Piccoli Comuni e della Commissione ANCI Montagna che si è svolta in videoconferenza e alla quale hanno partecipato anche il coordinatore Piccoli Comuni e Unioni di Comuni di ANCI Piemonte, Gianluca Forno e il vicepresidente di ANCI Piemonte con delega alla montagna, Stefano Costa.

“Nel corso della riunione – spiegano Forno, Costa e Castelli, è emerso come il Paese abbia bisogno di risposte immediate sul terreno dell’economia reale, per questo è innanzitutto essenziale puntare sui sindaci dando loro piena libertà di azione. Ma bisogna soprattutto partire dalle infrastrutture innovative per le aree più periferiche, creando le condizioni di uno sviluppo armonico e complessivo del Paese”.

Durante la videoconferenza è stata inoltre ribadita la necessità di riprendere le fila del discorso, interrotto dal lockdown, su temi particolarmente cari agli amministratori dei piccoli Comuni, dal riconoscimento di una congrua indennità ai sindaci al tema delle gestioni associate, fino alla questione del superamento del limite di mandato e del superamento del quorum del 51% nei piccoli Comuni dove si presenti una sola lista alle consultazioni elettorali.

Dal dibattito tra i partecipanti sono poi emerse alcune proposte di emendamento al Dl Rilancio come antidoto al controesodo: tra queste, l’estensione dell’ecobonus sul risparmio energetico e sulla protezione antisismica anche alle seconde case e alle proprietà immobiliari dei piccoli centri e l’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus per l’e-bike, utile ad esempio per il rilancio delle attività turistiche montane oltre che per lo sviluppo di un nuovo modello di mobilità ecologica.

Gli amministratori locali che fanno parte della Consulta Piccoli Comuni e della Commissione Montagna di ANCI si riuniranno presto dal vivo per fare il punto della situazione ed elaborare un pacchetto di proposte da sottoporre al governo.