ANCI Nazionale

Sensibilizzare la riattivazione della socialità attraverso lo spettacolo dal vivo e riaffermare il ruolo e la responsabilità dei teatri italiani, veri e propri presidi culturali.

È quanto sancito dal protocollo di intesa,  tra ANCI e ARTI, l’Associazione delle reti teatrali italiane. L’accordo intende inoltre velocizzare il processo di ritorno alla normalità dopo la pandemia, favorendo l’innovazione tecnologica per l’accesso allo spettacolo, e al tempo stesso sensibilizzare e rinnovare il valore dei teatri periferici che svolgono una funzione necessaria e insostituibile per una nuova socialità, equilibrando le disparità territoriali per l’accesso alla cultura.

Inoltre, saranno previste iniziative di promozione dello spettacolo dal vivo e di formazione dello spettatore. Azioni, queste, volte al consolidamento e alla crescita del pubblico, con particolare riguardo alle nuove generazioni.

“La socialità è il valore che più è mancato alle nostre comunità in questi ultimi due anni e che solo da pochi mesi stiamo ritrovando. Il Protocollo di oggi – sottolinea il vicepresidente vicario di ANCI, Roberto Pella – va nella giusta direzione non solo di favorirla e stimolarla, attraverso lo spettacolo dal vivo, ma di dare anche un qualificato supporto ai Comuni in termini di coordinamento degli eventi, innovazione e formazione. La cultura è salute e i nostri cittadini hanno bisogno dei teatri diffusi sui territori per tornare a respirarla.”

“L’accordo siglato – dichiara Pierluca Donin, presidente ARTI – è di grande valore. L’ANCI, infatti, rappresenta per noi un punto fermo con il quale dialogare, poiché anche noi rappresentiamo, nello specifico, gli Enti Locali che vogliono migliorare il welfare dei propri cittadini attraverso i teatri di comunità. Grazie a questa collaborazione sarà possibile valorizzare appieno l’importanza del lavoro dei circuiti teatrali, che rappresentano veri e propri presidi territoriali delle nostre Regioni, e che si occupano di portare la cultura ai cittadini dai grandi ai piccoli comuni”.