“L’avevamo detto da tempo: importantissimo fissare le norme ed eseguire gli interventi per rendere sicuro il rientro a scuola dei ragazzi, priorità assoluta, come l’ha definita il governo. Se avessimo provveduto a garantire distanza su scuolabus e in classe ma poi non avessimo fatto trovare a bambini e ragazzi gli insegnanti e tutto il personale che fa funzionare la scuola, sarebbe stata una beffa. Oggi, finalmente, il governo ha dato risposta alla nostra richiesta: ha concesso una deroga per l’assunzione a tempo determinato nelle scuole”.  Così il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, commentando la norma fortemente voluta dall’associazione, che assicura la possibilità di assumere a tempo determinato personale educativo e ausiliario in deroga a un tetto di spesa anacronistico e soprattutto inadeguato a rispondere all’emergenza sanitaria che vede pressoché raddoppiati i numeri di educatrici di asili nido e maestre delle scuole materne.

Il tetto, prima di questa deroga, risaliva infatti al 2010 e faceva rientrare anche il personale scolastico nella spesa per le assunzioni a tempo determinato, che non poteva essere superiore a quella sostenuta nel 2009.

“Con questo decreto, vengono accolte quasi tutte le richieste per le quali noi sindaci ci battevamo da mesi – conclude il presidente ANCI -. Riguardo alle assunzioni, riteniamo che il tetto vada del tutto eliminato, a prescindere dalla situazione contingente. Abbiamo cambiato la regola per definirlo con una soglia che ora deriva dal rapporto tra entrate correnti e spesa del personale: che senso ha mantenere ancora un tetto? Per la scuola, invece, ribadiamo che attendiamo l’incremento delle risorse per Comuni, Città metropolitane e Province per l’affitto di immobili o spazi da destinare ad aule o per noleggiare o acquistare strutture modulari temporanee. Sono stati stanziati 70 milioni ma ne servono 300”.