Alluvione Emilia Romagna ANCI

“Sin dalla gestione dell’emergenza ci siamo attrezzati con numerose iniziative. In particolare, sul modello usato per il terremoto del 2012, con ANCI nazionale abbiamo lavorato all’impiego di personale dei Comuni italiani disposto a lavorare temporaneamente nelle zone colpite: hanno risposto in mille, e già 250 operano in quei territori e ruoteranno con gli altri 750 per aiutare la ripartenza delle macchine comunali”. Così il sindaco di Reggio Emilia e presidente ANCI Emilia Romagna, Luca Vecchi, a distanza di un mese dall’evento che ha sconvolto la regione, al quale è dedicato questo Speciale con video contributi.

“Per la distruzione di edifici, strade e vite, il nostro paese in una notte si è completamente azzerato – dice Enea Emiliani, sindaco di Sant’Agata sul Santerno -. Ora vedo segnali di ripresa grazie al lavoro di tutti, ma è necessario un sistema di aiuti da Stato, Regione ed Unione Europea”. Paola Pula, sindaca di Conselice, evidenzia che “il mondo produttivo si sta rimboccando le maniche per ripartire ma sarà una ripartenza complessa: serviranno molte risorse per indennizzare tutti e grandi opere per la sicurezza”.

Da parte sua il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, si appella al Paese: “Per la prima volta la Romagna ha bisogno di aiuto: chiediamo agli italiani di starci vicino e di venirci a trovare la prossima estate”, mentre Davide Ranalli, sindaco Lugo di Romagna, osserva: “La priorità è ora lavorare per avere al più presto i rimborsi e i ripristini”. Lo speciale ospita anche i video di Marco Panieri, sindaco di Imola, secondo cui “il settore agricolo è il più colpito, bisogna che Stato e Regioni giochino un’unica partita” e di Massimo Isola, sindaco di Faenza, che invita “la Regione a prendersi cura del sistema fluviale, dalla sorgente alla foce, con un lavoro meticoloso sugli argini”.