“L’importante opportunità data dalle risorse provenienti dal PNRR è un’occasione storica per i comuni che stanno facendo i salti mortali per rispettare tempistiche e programmazione”. Così il presidente di IFEL Alessandro Canelli, a margine dei lavori di “MF Italian legal week”, Class Editori, nel panel dedicato al PNRR e alle ricadute sul territorio.
“Se i comuni falliscono fallisce anche il PNRR – ha ribadito il delegato della finanza locale ANCI -. Il comparto dei Comuni nel suo complesso è il centro di spesa per investimenti pubblici in Italia più importante. Dopo una forte flessione degli investimenti nell’ultimo decennio, nel 2017 vi è stata la ripartenza ma è cambiato il contesto. I comuni hanno ricominciato a spendere, in un contesto completamente diverso, a disposizione personale estremamente ridotto rispetto al passato, frutto del blocco del turn over, che ha visto una riduzione del 25%, e del contributo dato al risanamento della finanza pubblica”.
“Siamo difronte ad una battaglia epocale per il paese – ha proseguito Canelli -. Bisogna spendere efficientemente ed efficacemente pur avendo un esercito di dipendenti pubblici sottodimensionato e sotto qualificato. Il governo, consapevole della lacuna sui territori nell’avvicinamento delle scadenze dei bandi, è intervenuto con più provvedimenti per semplificare le procedure, procedure che comunque hanno bisogno lo stesso di tempi adeguati. I comuni stanno facendo salti mortali per non perdere questa importante occasione. Elemento di estrema importanza non è solo la programmazione di questi investimenti ma le ricadute gestionali negli anni non devono essere sottovalutate. I comuni infatti dovranno programmare anche le spese derivanti dalla gestione ordinaria delle opere realizzate. Deve essere ben chiara l’agenda di sviluppo locale, per concentrare tutti gli sforzi progettuali sugli aspetti di natura territoriale con le rispettive ricadute, con una visione ben chiara della strategia da attuare non nell’immediato ma nel lungo periodo”.
“Bisogna quindi partecipare ai bandi – ha concluso il sindaco di Novara – non solo avendo chiare le risorse necessarie per la realizzazione delle opere pubbliche ma anche e soprattutto avendo ben chiara la migliore strategia di sviluppo territoriale da attuare per avere ricadute positive su tutto il territorio in termini di misurabilità di impatto economico, sociale ed ambientale”.