“Nel 2020 i Comuni riceveranno 7,3 milioni di euro dal Fondo politiche giovanili. Una somma che ci permetterà di dare seguito a progetti innovativi sul territorio in favore dei nostri ragazzi, in continuità rispetto a quanto fatto negli anni passati. Ringraziamo il ministro Spadafora che, pur nelle difficoltà della legge di bilancio, ha saputo confermare anche per quest’anno risorse essenziali per il territorio”. Così il vicepresidente vicario ANCI, Roberto Pella, al termine della Conferenza Unificata che ha dato il via libera alla ripartizione di 33,5 milioni di euro che andranno per il 22 per cento ai Comuni, per il 26 per cento alle Regioni e per il 3 per cento alle Province.

“Si conferma – spiega Pella – l’inversione di tendenza iniziata lo scorso anno che ridà corpo a risorse che nel triennio 2015-2018 si attestavano in media a poco meno di 1,3 milioni di euro annui. Da parte loro i Comuni e ANCI – prosegue Pella – si metteranno subito al lavoro per garantire un alto livello qualitativo a dei progetti che ormai sono diventati una costante per i nostri giovani cittadini”.

In Conferenza Unificata enti locali e Regioni erano chiamati a discutere anche del decreto milleproroghe su cui Pella, per conto di ANCI ha condizionato il parere all’accoglimento di quegli emendamenti “già ritenuti ammissibili, sia di quelli presentati ma che non hanno superato il vaglio di ammissibilità e che il Governo può sempre inserire nel provvedimento con un maxiemendamento. Si tratta di questioni molto importanti per i Comuni – ha spiegato Pella – prime fra tutte quelle dei Comuni terremotati che aspettano ancora la proroga dei contratti del personale impiegato per la ricostruzione del terremoto 2016 e quella per stoccare le macerie nei siti temporanei”.

“Chiediamo altresì al Governo – ha dichiarato Pella – l’approvazione di proposte fondamentali, come quelle sull’aumento della capacità assunzionale per il personale di polizia locale, e le questioni di finanza locale come la proroga del termine per l’accesso al fondo previsto dalla legge di bilancio per il 2020 destinato alle spese di progettazione”.
Infine il tema del riordino delle concessioni demaniali marittime che ormai si protrae da anni. “I Comuni – ha ricordato il vicario ANCI – sono tra due fuochi. Da un lato vengono diffidati dai concessionari a convalidare l’estensione quindicinale della durata delle concessioni, dall’altro, vista l’ultima pronuncia del Consiglio di Stato, potrebbero essere chiamati a rispondere, in sede penale o civile/amministrativa, per aver applicato una norma contraria al diritto comunitario. Urge una soluzione – ha concluso Pella – e la disponibilità del ministro Boccia ad aprire un tavolo tecnico-politico in sede di Unificata ci fa ben sperare”.