Il rafforzamento della capacità amministrativa dei Comuni per l’attuazione del PNRR, le risorse per i Centri estivi e la questione del riparto del Fondo per le mense scolastiche biologiche. Questi i temi al centro della seduta straordinaria della Conferenza unificata che si svolta oggi in video conferenza a cui, in rappresentanza dell’Associazione, sono intervenuti il presidente di ANCI Antonio Decaro e il vicepresidente vicario Roberto Pella.

L’ANCI ha espresso parere favorevole sul provvedimento riguardante il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni per l’attuazione del PNRR anche se condizionato all’accoglimento di alcune richieste presentate in un documento congiunto con UPI.

Il presidente Decaro e il vicepresidente Pella hanno rimarcato tre punti importanti: la necessità dell’estensione “delle procedure straordinarie di reclutamento anche ad altri finanziamenti a valere delle risorse europee. L’esclusione dei Comuni e delle Città metropolitane dall’abolizione del nulla-osta per la mobilità in uscita”. E infine “l’esclusione del comparto delle funzioni locali dall’obbligo di istituire una nuova categoria contrattuale”.
Nel corso del confronto spazio anche alla questione del riparto delle risorse pari a 135 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia che andranno a potenziare i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa destinati ai minori.

“Ringraziamo il Dipartimento della Famiglia – ha sottolineato il presidente Decaro – per la collaborazione nel rinnovare anche per il 2021 il finanziamento per i centri estivi. Chiediamo, come già lo scorso anno, di accelerare l’erogazione delle risorse ai Comuni che hanno già avviato le proprie attività”.

Ultimo punto al centro della riunione il riparto del Fondo per le mense scolastiche biologiche, su cui Decaro ha precisato la necessità di rifinanziare il Fondo ritornando ai 10 milioni previsti prima del dimezzamento avvenuto a partire dal 2020. “I Comuni – ha osservato il presidente di ANCI – hanno dovuto far fronte a maggiori spese per la ristorazione scolastica sia per adeguarsi alle norme anti Covid sia per l’entrata in vigore dei criteri minimi ambientali. Chiediamo quindi di ritornare al Fondo da 10 milioni per sostenere così Comuni e famiglie”.