“Richiamiamo l’attenzione del Parlamento e in particolare dei componenti delle Commissioni competenti sulle richieste fondamentali dei Comuni che saranno messe al voto nelle prossime ore. Sono questioni che avrebbero già dovuto trovare soluzione nella Legge di bilancio e che, in massima parte, non comportano oneri a carico del bilancio statale, ma che impattano pesantemente nella gestione contabile e finanziaria dei Comuni in una fase assai difficile, visto il perdurare dell’emergenza epidemiologica”.
Lo afferma Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato alla Finanza locale ANCI-IFEL, in vista della conversione in legge del Decreto Mileproroghe, all’esame della Camera.
Canelli auspica innanzitutto il “rinvio al 2022 dell’entrata in vigore del fondo di garanzia per i debiti commerciali, una novità la cui concreta operatività presenta tante criticità rese ancora più elevate dall’emergenza”; così come il “rinvio o la facoltatività del ‘canone unico’ per le difficoltà di ridefinire le tariffe nel contesto dell’emergenza”. Il sindaco di Novara auspica “il rinnovo anche per il 2021 di alcune previsioni introdotte per i Comuni nel 2020 in tema di flessibilità su utilizzo avanzi, nonché la sospensione del recupero delle quote di disavanzo per il 2021, dando respiro agli enti in condizioni finanziarie più critiche”.
“Vi è poi un settore finora totalmente trascurato che – spiega Canelli – riguarda l’impatto della crisi sulle società partecipate locali: sono assolutamente urgenti alcune regole che consentano di gestire gli effetti sui bilanci locali, sospendendo l’applicazione della normativa vigente”. Mentre “altre questioni minori riguardano la proroga dei permessi dei sindaci e la possibilità di utilizzare le graduatorie.
Infine, secondo Canelli “appare auspicabile che i Relatori o il Governo riprendano la proposta normativa che permette in modo esplicito di commisurare le previsioni delle entrate 2021 al periodo pre emergenziale (media del triennio 2017- 19), nelle more della definizione dell’effettivo andamento delle entrate locali e dell’ammontare dei ristori statali”.