“Ribadiamo il giudizio ampiamente positivo delle misure di semplificazione delle procedure introdotte sia per la governance, sia per il rafforzamento della capacità amministrativa dei soggetti che dovranno attuare gli interventi. Tuttavia, evidenziamo l’assenza di una norma a carattere generale: il decreto si limita ad introdurre misure di semplificazione settoriali e parcellizzate, che rischiano di rimanere slegate fra loro creando incertezze normative”.

Lo ha affermato Alessandro Canelli, delegato alla Finanza locale ANCI, presidente IFEL e sindaco di Novara, davanti alla Commissione Bilancio del Senato, nell’ambito dell’esame del decreto conversione del Dl per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC).

“Nel decreto sul PPNRR, ci sono alcune norme, una in particolare, che consente di alzare il limite dei costi di progettazione a 215 mila euro dai 139 mila euro precedenti, ma solo per gli interventi nel settore di istruzione. Questa norma – ha osservato Canelli – andrebbe estesa a tutti i tipi di investimenti”. (Leggi il documento di audizione)

Nel suo intervento Canelli si è poi soffermato sulla riduzione dei tempi per i poteri sostitutivi, con la previsione di un dimezzamento da 30 a 15 giorni dei termini della diffida. “In caso di inerzia o ritardo nell’avvio di un intervento, si è scelto di assegnare ad un commissario straordinario poteri derogatori sulle regole ordinarie in materia di affidamenti di appalti, piuttosto che prevedere per i soggetti attuatori – come proposto da ANCI – alcune ulteriori deroghe in via ordinaria che avrebbero potuto accelerare le attività”.

Nella realtà dei fatti “questa misura non tiene conto in alcun conto della tempistica e dei ritardi che si possono accumulare e che si sono già accumulati su ogni singola misura da parte del Ministeri titolari delle misure o da parte di soggetti terzi”. Come esempio, il delegato ANCI ha citato il bando PINQUA sull’housing sociale: “Su questo provvedimento si registra un paradosso con la possibilità di accedere alle ulteriori risorse del fondo Mef sul caro materiali concessa solo ai Comuni che hanno affidato i lavori dopo la scadenza del 18 maggio 2022. Mentre quelli che li hanno affidati prima di tale data, pur essendo più virtuosi degli altri sono tagliati fuori da questa possibilità”.

Infine, in merito alle norme relative al personale Canelli ha ribadito l’auspicio dell’ANCI di “estendere anche ai Comuni la possibilità di stabilizzare il personale assunto con contratto a tempo determinato per la realizzazione degli investimenti PNRR, previsione stabilita per i Ministeri”. Mentre ha ricordato “la necessità di una norma che consenta la sterilizzazione della spesa per i rinnovi contrattuali dal calcolo della spesa di personale ai fini del valore soglia per la sostenibilità finanziaria”.