Il ruolo dei sindaci, a partire dalle grandi città, sarà utile per affrontare le prossime fasi della distribuzione di massa dei vaccini, visto che si passerà dagli attuali 293 luoghi di somministrazione a 1500. Nelle scorse ore, a Roma, una delegazione dell’ANCI ha incontrato il commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri.

“Abbiamo ascoltato dal commissario Arcuri la strategia della campagna di vaccinazione – ha detto il presidente dell’ANCI Antonio Decaro – e abbiamo insistito perché la rete dei Comuni sia coinvolta per cogliere il duplice obiettivo della tempestività e della capillarità. Quella dei vaccini è la sfida che abbiamo davanti. Serve il lavoro di tutti – ha aggiunto Decaro – occorre una efficace campagna di comunicazione. Noi siamo a disposizione per individuare le aree delle tensostrutture, le cosiddette primule, o anche gli impianti sportivi più funzionali per un accesso ordinato al vaccino nei centri più grandi. Sarà indispensabile un’alleanza con i medici di medicina generale, per raggiungere soprattutto i cittadini che vivono nei piccoli Comuni che sono tantissimi”.

Il primo obiettivo sarà quindi quello di individuare nelle città i luoghi per le vaccinazioni. Inoltre, sarà necessario avere una disponibilità piena di personale medico e sanitario incaricato delle attività di somministrazione. La comunicazione coordinata su tutti i territori sarà un aspetto cruciale perché nelle prossime fasi si cominceranno a vaccinare numeri importanti, anzitutto il personale incaricato di servizi essenziali, il mondo della scuola e poi a seguire tutti gli over 60.

Alla riunione ha partecipato anche il coordinatore delle Città metropolitane dell’ANCI, Dario Nardella: “È importante tener conto delle persone affette da gravi patologie e di quelle senza fissa dimora. Nelle grandi città si concentreranno i maggiori flussi di persone che si vaccineranno, anche per questo è opportuno che nella conferenza Stato-Regioni si possa sposare il modello di lavoro che stiamo definendo con Arcuri. Nella fase di vaccinazione di massa i sindaci saranno certamente destinatari di richieste di informazioni e di azioni da parte dei cittadini; per questo è necessario avere una strategia trasparente, chiara e comprensibile da promuovere nel rapporto quotidiano con i cittadini”.

Una strategia fondamentale per rispettare gli obiettivi confermati in questi giorni ovvero terminare la campagna fi vaccinazione entro autunno e arrivare presto a 8 milioni e mezzo di persone vaccinate, fermi restando i ritardi delle consegne da parte dell’azienda farmaceutica Pfizer.