“I Comuni italiani sono in prima linea nella lotta contro i cambiamenti climatici e contro l’inquinamento. Aderiscono con gioia alla Carta di Assisi e saremo protagonisti di tutte quelle azioni che riguarderanno la capacità di intendere meglio l’ambiente e la qualità della vita dei nostri cittadini, nei piccoli come nei grandi comuni indipendentemente dal colore politico degli amministratori locali”. Lo ha sottolineato il presidente del consiglio nazionale Enzo Bianco parlando del manifesto “Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”, illustrato in una conferenza stampa presso la sede nazionale di ANCI, con il vicepresidente vicario Roberto Pella, il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci e Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Il documento verrà presentato ufficialmente e siglato al Sacro Convento di San Francesco il prossimo 24 gennaio.

“Come associazione e come amministratori locali siamo molto sensibili a questo tema, consapevoli del fatto che il 60% della popolazione mondiale vive nelle città e che un terzo di quella italiana risiede nelle 14 città metropolitane”, ha aggiunto Bianco. “Non è casuale che proprio in contemporanea con la presentazione di questo manifesto il prossimo 24 gennaio ad Assisi, a Barcellona davanti l’assemblea di Arlem che raggruppa le regioni che si affacciano sul Mediterraneo, mi farò promotore di un parere sulla blue economy. Quello per un mare pulito è una latro importante impegno che i Comuni intendono assumersi”, ha detto.

Il manifesto, promosso tra gli altri da Fondazione Symbola, Coldiretti, Confindustria, Gruppo Enel, dai francescani del Sacro Convento Assisi e Catia Bastioli e da Novamont, ha già raccolto molte adesioni di rappresentanti di istituzioni, del mondo economico e produttivo e della cultura, e di molti amministratori locali. Tra questi il presidente di ANCI Antonio Decaro, quello del Consiglio nazionale Enzo Bianco, il vicepresidente vicario Roberto Pella, il coordinatore Piccoli Comuni Massimo Castelli e tra gli altri i sindaci di Milano, Napoli, Bologna, Firenze e Torino.
“Siamo arrivati già a 1500 adesioni, in rappresentanza dell’economia, del sociale ma anche dell’università e del mondo delle professioni. La sfida della crisi climatica che abbiamo davanti – ha evidenziato Ermete Realacci – può essere l’occasione per costruire un’economia più forte e a misura d’uomo. In questa sfida l’Italia è utile se riesce a fare l’Italia, se incrocia cioè l’innovazione, la qualità e la bellezza con la necessità di eliminare le emissioni che determinano mutamenti climatici e distruggono la nostra economia”.

Soddisfatto del riscontro ricevuto finora dal manifesto Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, che si è detto certo di raggiungere le 2mila adesioni entro il prossimo 24 gennaio. “Partendo dall’insegnamento di San Francesco dobbiamo comprendere che adesso tocca a noi prendere coscienza che la nostra Terra la dobbiamo amare e rispettare di più. La ferita al nostro ambiente – ha ricordato – è frutto del menefreghismo: ora siamo chiamati ad agire e l’appuntamento di Assisi segnerà una tappa decisiva per l’impegno green della nostra storia”.

Infine, il vicepresidente vicario ANCI Roberto Pella: “Oggi i sindaci possono e devono essere protagonisti, a partire dai piccoli Comuni. Sono sicuro che i risultati arriveranno”. Dal manifesto “potremo dare grande spunto” all’azione in difesa del clima e del nostro territorio, “una missione importante alla quale dobbiamo credere per il bene delle nuove generazioni, dei nostri figli e del mondo intero”, ha concluso il vicepresidente ANCI.